mercoledì 25 marzo 2009

Salam....scusa, su che 'Aqidah/Manhaj sei?!

Ricordo appena tornata all'Islam...frequentavo tutti i giorni la Moschea, per prendere confidenza con la preghiera e per fortificare quel sentimento di fede appena nato.

Mi recavo sempre con una sorella italiana, da poco tornata all'Islam dopo essersi sposata un ragazzo marocchino; ogni donna che entrava e sentiva che ero italiana si avvicinava e mi baciava e abbracciava...spendendosi in mille "Subhana Allah" e in altrettanti "Allahu Akbar".

Poi, ancor prima di voler conoscere il mio nome, mi domandava "Ah....allora sei sposata? Di dov'è tuo marito?" ....ehm, no sorella...anello al dito non ne ho, sono single...sì, insomma, non sono sposata. Ecco il barlume accendersi ancor più nei suoi occhi...e vai con la trafila di parenti/amici/conoscenti da piazzare con una musulmana, addirittura italiana!! Eh, sì...le proposte di matrimonio. Ed esordivano tutte, astaghfiruAllah che tristezza, con "...lavora, guadagna bene..." o "...non ti preoccupare, ha una sua attività..." o "...è in Italia da tanti anni, non ha problemi di lavoro..." No, dico...ma chi se ne frega! Dimmi piuttosto che è un buon Musulmano, che può aiutarmi nel mio percorso, che desidera una donna da "educare" accanto a sè, che prega e conosce bene il Qur'an, che...
No. Si partiva dalla dichiarazione dei redditi.

Questa era la premessa. Adesso ne faccio un'altra.

Se domani dovessi scegliere un marito, gli rivolgerei il salam e poi gli domanderei "Fratello...su che 'Aqidah/Manhaj sei?" e cercherei di capire se parla soltanto con la lingua o se veramente agisce su ciò in cui crede. Il resto sarebbe secondario, o comunque successivo in quanto ad importanza. Età, aspetto esteriore, posizione sociale, figli, altre mogli...tutto finirebbe in fondo alla lista delle mie priorità.

Allora penso ad una sorella che conosco, giovane e alla quale mancano un paio di anni per finire gli studi. Ha nei suoi pensieri il matrimonio. Bene...benissimo. Al Hamdu-Lillah.
Sta pensando di accettare la proposta di un ragazzo presentato dalla sua stessa famiglia e che naturalmente loro sarebbero felici di vedere al suo fianco. Così, lei adesso si sente "spinta" verso tale scelta. Vuoi perchè i suoi genitori ne sarebbero felici, vuoi perchè sente una certa pressione...e vuoi perchè a poco a poco si sta convincendo di doversi mettere fretta. La voglia di indipendenza, la voglia di prendere le proprie decisioni, la voglia di allontanarsi dalla famiglia per crearne una propria. Fatto sta che questo fratello si discosta da quella che pare essere la sua metodologia nel Din.

Il mio consiglio: ukhti, prega salat al-istikhara e insha Allah avrai la tua risposta. Ukhti, pensa seriamente se sia un bene avere un ragazzo al tuo fianco che ritiene esagerato considerare Mawlid an-Nabi una bid'ah. Che ritiene il niqab un estremismo religioso. Che ritiene l'Occidentalizzazione dell'Islam, un percorso naturale. Pensa, ukhti, se devi sottoporti ad un tale jihad. O se sia meglio prendere tempo, se sia meglio scegliere secondo tua coscienza ed intenzione. Scegliere un marito che ti porti benefici all'Iman, che accresca la tua voglia di 'Ilm. Non che ti faccia tornare indietro. Non che metta a rischio il tuo Islam.

Lascia stare la tua famiglia...sarai tu a vivere con questo fratello, a condividere con lui la tua Dunya. Lascia stare la fretta...che è di Shaytan e consiglia male. Ricorda che Allah ma'a sabirin.
Ricorda....che il ricordo giova.
Lo sai...perchè io so che vuol dire. E lo hai visto. Io invece l'ho vissuto. Allora lo sai...prendi tempo, ukhti. Che Allah ama la pazienza e ricompensa i pazienti.

E chiedi, prima di conoscere il suo nome, su che 'Aqidah/Manhaj è.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

as-salamu ualeikum waRahmatullaHi waBarakatuHu!
sono assai commossa da questa lettura, quante cose vere dici, con grande semplicità e saggezza.
talvolta ti leggo sull'altro blog, qui è la prima volta e ti sono grata: le tue parole mi hanno fatto ricordare il ruolo del marito nella famiglia, che non è solo quello del provvedere alle necessità materiali, ma soprattutto quello di condividere con la moglie un percorso di miglioramento, con la pratica e lo studio, e quando questo manca è difficile mantenere la strada, crescere ...
la famiglia si costruisce nel partecipare di ideali e progetti comuni... non accontentiamoci di meno.
la pazienza apre le porte del Paradiso!quanto bene nell'Islam, alhamdulillah!
un abbraccio khadija

Mujahida ha detto...

Wa aleikum salam wa rahmatuLlahi wa barakatuhu ukhti!

Sono io a ringraziare te che ricordi quanto possa essere importante il ruolo di un marito non soltanto a livello familiare, ma anche di percorso di fede e di crescita.

...e chiunque abbia accanto a sè un buon Credente, dovrebbe lodare Allah molto spesso per questa barakah che Egli ha deciso di concedere. Non per tutti è così. E spesso è difficile mantenersi su un sentiero retto, quando ci si trova da soli con la propria fede ad affrontare un cammino familiare e di vita terrena.

Ma al hamduLillah, teniamoci stretti ai giusti insegnamenti e Allah guidi noi e coloro che si sono perduti. Amin.

Un abbraccio a te, ukhti.

Anonimo ha detto...

ti amo e stra amoooooooooooooooooo!!!!!! solo tu sai xkè e solo tu sai che sono accanto a te!

hijabi wanna be niqabi