martedì 7 dicembre 2010

Islamic Christmas

Nella vita accade di dover scendere a patti, di dover accettare compromessi.

No.

Questa favola antica racconta dei kuffar, non è cosa dell'Islam.

Eppure ti trovi un centro commerciale addobbato a festa, eh sì che il Natale si avvicina, e guardi sbigottita l'abete ricco di luci e palline colorate. Eppure noti famiglie (addobbate) di hijab e qamis, con carrelli riempiti di giocattoli poco dopo incartati dall'apposita addetta.

Questi sono i compromessi che non ci appartengono, nel nome del dio (inesistente) denaro.

Per amore del proprio paese (leggi turismo) questo si può fare. No, non si può fare. Al diavolo i turisti, al diavolo la da'wa accondiscendente e negante la Verità, al diavolo le alleanze proibite, al diavolo e basta.

Perchè il cuore di Credente è guidato al Tawhid. Non al compromesso terreno. A che serve, poi, quello?! Si salvi chi può, quindi, da questi tristi compromessi. Che Allah ne è ben al di sopra, sì, e di certo non si compiace di ciò.

aggiornamento: un sms di augurio di buon anno da parte della compagnia telefonica che utilizzo....i bambini niente madrasa oggi....suvvia, è il 1 Muharram 1432, yahooo!! Festaaa!! (Bid'aaaaaaa!!!)

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