martedì 1 settembre 2009
questione di planning
Va di moda, inutile negarlo. Il famigerato "planning" (pianificazione/programmazione), ovvero mettersi nelle mani di piani preconfezionati e prestudiati. Da se stessi o dagli altri.
Per una come me, che ha sempre vissuto tra il carpe diem e il vivi ogni istante come fosse l'ultimo, è difficile immaginare di poter decidere prima che cosa fare. Foss'anche cosa cucinare per cena, non so se mi spiego. Allora, in questo periodo di digiuno benedetto, sento parlare del planning per: suhur (pasto mattutino), iftar (pasto serale), lettura del Qur'an, memorizzazione del Qur'an, faccende casalinghe, uscite, pasti dei marmocchi....forse dimentico qualcosa, forse qualcuno si appunta il momento del taglio delle unghie o della permanente, da infilare tra la fine della salat e l'inizio della merendina del pupo?!
No, scusate...io vivo davvero ogni momento per quello che è.
Tralasciamo (per modo di dire, of course) il discorso Religioso. Che è pure un pò un casino da spiegare: Allah ta'Ala, il Suo Decreto Divino, il Suo Pre-Ordinamento...insomma, noi siamo fautori della nostra dunya in maniera limitata. Perchè è Lui che ci guida o devia. Che ci dà salute o malattia. Che ci fornisce i mezzi di sussistenza in abbondanza o ristrettezza.
Cioè, che pianifichi a fare se tanto i piani sono fatti per essere sconvolti -puntualmente?! Sì, proprio come rifare il letto la mattina...ecchecavolo, la sera poi ci torni a dormire e lo devi disfare!!
Allora...il disordine fa bene. Perchè è lì che ti ritrovi, salvo poi cercare quel calzino nero e trovarlo nell'unico punto in cui non avevi guardato -incredibile-. Lo stesso per i pensieri, cercare di ordinarli e metterti un pò in riga per trovare una dimensione che ti si addica...e poi capire che erano solo scuse, che non c'è proprio nulla da programmare. Mai.
I figli non si programmano, mi arrabbio quando sento dire il contrario. La felicità pure, è cosa che arriva inaspettata e per questo la si vive ancor più intensamente -forse anche perchè così rara. L'altro giorno, ad esempio, avevo pianificato nella mia mente una mattinata particolare. Sfiduciata e delusa da ciò che in realtà non ero sicura accadesse. Ed invece: smentita, miseramente smentita....che vergogna davanti ad Allah, non aver avuto umiltà. Già, perchè in realtà ho vissuto istanti di gioia ma di quelle gioie che sono come perle preziose e che se ne contano poche nella vita. L'avrei voluto abbracciare, stringere forte, soffocarlo di amore e di ricordi. Di domande, di perchè...ma va bene uguale. L'ho visto e l'ho avuto vicino e dopo quasi dieci anni, astaghfiruAllah, cominciavo a credere non potesse accadere più.
Ok, digressione finita. Era solo per dire che i programmi non esistono, semmai appartengono a Lui. Inutile scriversi -su di un foglio o nella propria mente- cosa e quando e come...no, non serve. Si vive così, magari tra pochi attimi tutto finisce e mi ritrovo con la mia shahada sulle labbra -e nel cuore-.
Sarà che per tanti, invece, è proprio una questione di planning. Non per me. E Allahu a'lam.
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3 commenti:
assalamu alaykum
ma che planning... qua va sempre tutto nel verso opposto subhanaAllah wa alhamdulillah!
PS: per la questione "planning dei figli" - NO COMMENT!
hai rivisto la persona che penso io????? ;-)
Wa aleikum salam wa rahmatullahi wa barakatuhu ukhti.
Ma no, infatti...ma che planning e planning! La vita non si programma, si vive. E i figli arrivano per volere di Allah, non nostro. E qui mi fermo, perchè anche io - NO COMMENT!
Bet!! Sì, proprio lui...mashaa Allah, una gioia indescrivibile! :)
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