mercoledì 24 giugno 2009

Jihad, quello vero


Avrei evitato questo discorso....davvero lo avrei evitato. Perchè complesso, perchè non alla portata della mia timidissima conoscenza, perchè fonte di dibattito nella Ummah e tra i kuffar. Però eccomi qui. A parlarne, con la testa bassa di chi non si sente in grado di affrontare un tema del genere, non alla luce delle "misconceptions" dei nostri tempi.

Jihad. Sforzo.

[...]Ma quale sforzo....di uccidere qualsiasi kuffar che incontro sul mio cammino?! Di indossare una cintura nera e dire bye bye?! O magari di piazzare una bomba nell'aeroporto tal dei tali?! No, grazie....questo non è il mio jihad. Non è il jihad dell'Islam[...]

Ultimamente è così...incontro sul mio cammino Muslimin convinti di sapere cos'è il jihad. Convinti che quel signore di nome Usama, sia quasi un mito. Convinti del loro spargere Takfir a destra e a sinistra. Convinti della deviazione del manhaj "salafi". Convinti delle loro ragioni e sprezzanti del Qur'an e della Sunnah -nonostante il loro dire.

No, non voglio dare nessuna lezione sul jihad, il suo significato, le sue regole, le sue condizioni...come potrei farlo, senza 'ilm? Ma certamente qualcosa posso dirlo, con piena cognizione di causa.

Atteniamoci al Kitab...al migliore dei discorsi -quello di Allah subhanahu wa ta'Ala. Senza menzogne, senza ipocrisie, senza interpretazioni fuorvianti.

Aggrappiamoci alla Sunnah...quella autentica, quella priva di deviate interpretazioni, quella senza bid'ah, quella che il Profeta Muhammad ( صلى الله عليه وسلم ) ci ha insegnato e che hanno seguito fedelmente i Salaf us-Salih.

Non danneggiamoci attraverso l'ingiusto spargimento di sangue...attraverso il suicidio...attraverso gli attentati senza senso...attraverso il falso jihad. No, no....quello non è jihad.

...e cito una delle frasi che maggiormente mi ha colpita, in questo anno di scoperta del manhaj "salafi" e di ricerca di 'ilm...


"La difesa della Sunnah, ha più valore del Jihad"

[Yahya ibn Yahya (rahimahullah), trasmesso da Iman Adh-Dhahabi (rahimahullah), in "Siyar A'lamun Nubala" 10/518]

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