una volta era anarchia...adesso è Shari'ah

Che tempi, quelli. Centri sociali, manifestazioni e catena ai pantaloni - rigorosamente extra large e verde militare. I tempi di Anarchia, unica via, f**** la legge, fuma maria. E dici nulla.

Ma poi arriva il tramonto della jahiliyyah -e meno male- senza il fatidico pezzo di carta in mano e senza soldi e manco un futuro. Ma con qualcosa in più, l'Islam.

Qualcuno me lo dice, ancora oggi. Non potevi che passare da un estremo all'altro -sì, insomma, dall'anarchia alla Shari'ah il passo non è mica tanto breve-. Non potevi vedere grigio...tu che o era bianco o era nero.

Così qualcuno mi vede imprigionata, ancora non ci crede che sia proprio io. Dove hai messo la tua voglia di vivere, mi si dice, dove hai messo la tua libertà. Dov'è il tuo essere.

Ma io sono sempre io, lo giuro. Smussati gli angoli -ahimè ancora troppo spigolosi- e trasformata la trasgressione. Sono io.

Solo adesso c'è la Shari'ah. E l'anarchia, quella, la lascio a chi ha voglia di perdere la partita. Non dico di vincerla, io, no...ma almeno la gioco.